Descrizione
Il Teatro del Popolo di Vallalta nasce come luogo di aggregazione sociale su impulso della “Società Anonima Casa del Fascio Benito Mussolini” su un appezzamento di terreno facente parte del “Fondo Pasquina” di circa 10.000 mq di proprietà del sig. Giacinto Bonomi e ceduto al consiglio di amministrazione della Società Anonima al prezzo di Lire 15 per ogni metro quadrato. L’allora ingegnere capo del Comune di Concordia Giuseppe Benatti, probabile progettista dell’opera, attesta di aver frazionato il terreno e accatastato l’edificio nel marzo del 1927, ma molto probabilmente l’avvio della costruzione è avvenuta nel 1925, ben prima della regolarizzazione della posizione con il sig. Bonomi. Tesi avvalorata anche dal fatto che l’edificio è un gradevole esempio di stile di art decò incompatibile con lo stile razionalistico delle Case del Fascio che si sviluppano nei successivi anni ‘30
Nella minuziosa descrizione dell’edificio fatta dall’ing. Benatti si evince che su una superficie di complessiva di 380 mq 164 vengono destinati ad una sala con palcoscenico capace di ospitare spettacoli teatrali, cinematografici, serate danzanti e le celebrazioni degli anniversari del regime. È quindi evidente come accanto all’attività di partito la “Società Anonima” abbia voluto associare una funzione ricreativa, in linea con la politica sociale del regime e magari a favore di chi aveva difficoltà a recarsi al Teatro del Popolo di Concordia.
La “Società Anonima” tuttavia accumula crediti verso i fornitori, non è in grado di pagare il terreno secondo i tempi pattuiti e ben presto arriva al fallimento economico. In questo momento di difficoltà per i promotori interviene il Comune di Concordia, che con una delibera del 25 maggio 1934 acquista la Casa del Fascio ad un prezzo svalutato del 58% per 34.000 Lire affinchè “le nobili finalità statutarie della Società Anonima non vengano perdute”. È con questo passaggio che la struttura inizia a istituzionalizzarsi come “Casa del Popolo di Vallalta”, ad essere chiamata come Teatro e la sua gestione viene affidata alla “Sezione del Dopolavoro” guidata dal segretario politico del fascio di Concordia.
Durante gli anni del secondo conflitto mondiale l’edificio tornerà a chiamarsi Casa del Fascio di Vallalta e il 27 aprile 1944 sarà persino utilizzato come centro operativo di un concentramento di truppe nazifasciste di 600 militari.
Al termine del conflitto il Teatro riprende l’attività aggregativa, in particolare come cinema, fino alla crisi delle sale periferiche degli anni ’70. Dopo un periodo di chiusura a causa della rinuncia dell’ultimo gestore, il Teatro torna a vivere nel 1978 con la nascita del Circolo Vallaltese che ne trasforma la funzione in una sala polivalente con annesso bar dagli utilizzi estremamente versatili ottenendo un incredibile successo di pubblico che alimenta il forte senso di appartenenza della comunità Vallaltese. Il Teatro resta in funzione ininterrottamente fino al maggio 2012 quando l’edificio è colpito dalla furia del terremoto e costretto alla chiusura.
Nell’immediato post sisma viene messo in sicurezza dai Vigili del Fuoco e nel luglio 2019 iniziano i lavori di restauro architettonico con miglioramento sismico con l’obiettivo di ripristinare le due funzioni principali di teatro/sala polifunzionale e punto ristoro/bar per poter riconsegnare alla collettività un luogo storico in linea con le esigenze del presente.
Nel 2023 il Teatro del Popolo di Vallalta, dotato di sala polifunzionale e punto ristoro/bar, viene restituito alla comunità vallaltese.
Tipo di luogo
Centro per la cultura » Teatro
Modalità di accesso
In base agli orari di apertura
Indirizzo
Contatti
Ultimo aggiornamento: 21-08-2023, 07:52